Diamante nero: i misteri della pietra che viene dallo spazio

Il diamante nero è una gemma tanto preziosa e splendida quanto estremamente rara, ma ciò che davvero la contraddistingue sono la sua composizione unica e la sua origine misteriosa.

In portoghese è chiamato carbonado a causa della sua composizione differente dagli altri diamanti, ovvero di carbone cristallizzato. La sua colorazione, invece, è dovuta alla presenza di ossidi di ferro e grafite, e il suo tono può variare dal grigio scuro al nero.


STORIA E CURIOSITÀ DELLA GEMMA

La sua origine è avvolta nel mistero: si dice che provenga da un meteorite ma non ci sono prove scientifiche. Nell’antichità, invece, si narra fosse considerato una sorta di terzo occhio spirituale e che i maghi lo usassero come amuleto.

A causa della sua porosità è una pietra difficile da tagliare, perciò sempre più spesso viene usata nella realizzazione di gioielli su misura, in genere per anelli maschili, con qualche eccezione per gli anelli di fidanzamento sui quali questa pietra dona ulteriore eleganza.

Fonte: Il Messaggero

Ecco la “Black List” dei diamanti che hanno fatto la storia:

  • Il diamante Orlov, detto anche l’occhio di Brahma, deve il suo nome alla sua proprietaria, la principessa russa Nadia Vyegin-Orlov. Si racconta che sia stato rubato da un tempio indiano e per questo fosse maledetto. Nel tentativo di spezzare la maledizione, il diamante di 67,50 carati fu tagliato in tre gemme separate, una delle tre è il “Black Orlov” che nel 2001 è stato venduto all’asta per il prezzo di 352.000 dollari;
  • Lo spirito di de Grisogono di 312,24 carati è stato tagliato dal Gioielliere Svizzero de Grisogono, da cui prende il nome. Oggi è incastonato in un anello d’oro bianco unico nel suo genere, contornato da oltre 700 diamanti bianchi;
  • Il diamante Gruosi, dal caratteristico taglio a cuore, è un diamante di 115,34 carati. A causa della sua fragilità, Fawaz Gruosi ha impiegato tre anni per tagliarlo e attualmente è incastonato in una collana contornata da diamanti neri più piccoli;
  • La Stella Nera d’Africa era un diamante di 202 carati. Purtroppo, l’ultima volta che è stato visto era il 1971 in una mostra a Tokyo. Si pensa sia stato venduto ad un’acquirente misterioso, ma non ci sono prove certe;
  • Anche il Korloff Noir ha un’origine incerta. Il diamante, tagliato con 57 spigoli perfetti, pesa 88 carati. Nel 1970 è stato acquistato da un gioielliere francese, che in onore della pietra ha chiamato la sua gioielleria Korloff Jewelers;
  • Ultimo, ma non per importanza, il Diamante Amsterdam di 33,74 carati con un taglio a goccia, ricavato da un diamante grezzo di quasi 56 carati.

IL DIAMANTE NERO, GUINNES DEI PRIMATI

Fonte: Il Messaggero

Si chiama Enigma, il più grande diamante nero naturale del mondo.
Una pietra preziosa intrisa di significato, perché si ispira all’Hamsa, simbolo di protezione. Il tema ricorrente, derivato appunto dall’Hamsa, è il numero cinque, considerato di buon auspicio, infatti, il diamante ha 55 facce e pesa 555,55 carati.

Enigma è stato custodito per oltre vent’anni dal suo precedente proprietario, che non ha mai volto esporlo al pubblico. Oggi, invece, passiamo da un estremo all’altro, ovvero, dalla riservatezza all’esuberante modo di fare del nuovo proprietario, l’imprenditore Richard Heart, che annuncia pubblicamente ai suoi follower su Twitter di possedere l’ambito diamante.

L’asta si è tenuta a Londra, da Sotheby’s ed è stato acquistato con criptovaluta per un valore di 3,75 milioni di euro. Il fortunato acquirente, proprietario della piattaforma di criptovalute Blockchain Hex, ha annunciato di voler cambiargli il nome in “Hex.com diamond.”

Insomma, “piccolo uomo, ego gigantesco” e qui ci viene in aiuto una delle battute dell’iconico film “Il diavolo veste Prada.”
Voi cambiereste il nome o terreste Enigma?