Storie di brand: Swarovski, il re dei cristalli

Il fondatore di Swarovski è Daniel Swarovski, un uomo proveniente dalla Boemia e appassionato di cristalli fin dall’infanzia.
Il suo sogno era di creare un “diamante accessibile a tutti” ed è proprio da questo desiderio che iniziò la sua storia!

La nascita di Swarovski

Dopo anni di ricerche, nel 1892 Daniel riuscì a depositare il brevetto per una macchina da lui inventata ed in grado di tagliare con estrema precisione i cristalli, accorciando i tempi di lavorazione manuali e raggiungendo la perfezione del risultato, segnando così l’inizio di una nuova era per la lavorazione dei cristalli.

Qualche anno dopo, nel 1895, Daniel Swarovski, insieme al cognato Franz Weis e Armand Kosmann, diede vita all’azienda attuale, situata in Tirolo, dove c’erano diversi vantaggi:

  • sufficienti risorse idriche per dare energia al progetto, limitando i costi;
  • lontananza dalla concorrenza e, quindi, dagli imitatori;
  • posizione strategica per le vie commerciali per raggiungere Parigi, il centro della moda.

 

Due anni dopo, nel 1987, viene fondato il Club Collezionisti Swarovski (SCS) che oggi conta circa 450 mila soci in 35 nazioni e coinvolge gli appassionati con contenuti e creazioni in esclusiva.

Il cristallo Swarovski

Il cristallo utilizzato da Daniel Swarovski all’inizio della sua avventura creativa, rivelatasi poi l’inizio di una nuova era del gioiello, era composto da vetro e piombo per il 30%, anche se l’esatta formula è sempre stata gelosamente custodita.

Attualmente, il vetro Swarovski è composto fondendo ad altissime temperature una miscela di:

  • sabbia di quarzo;
  • soda;
  • potassio;
  • altri ingredienti in minore quantità.

Il piombo, come potete vedere, non viene più utilizzato dal 2012. La tecnologia avanzata riesce a preservare la brillantezza e luminosità dei cristalli senza il bisogno di utilizzare il biossido di piombo, come in passato si era soliti fare.

Il logo Swarovski

Ogni singola scultura a marchio Swarovski è contrassegnata da un logo, che nel tempo si è evoluto:

  • Inizialmente, un fiore di stella alpina;
  • Dal 1988, l’iconico logo con il cigno.

La situazione societaria attuale

Oggi, Swarovski International Holdings è gestita dalla 5a generazione di membri della famiglia e comprende 3 diverse aree industriali al suo interno:

  • Swarovski Crystal Business, che produce cristalli, gioielli e accessori;
  • Swarovski Optik, per strumenti ottici come telescopi, mirini per fucili e binocoli;
  • Swarovski Tyrolit, produttore di utensili per molatura, segatura, foratura e fornitore di utensili e macchine.

Il marchio di punta è quello storico relativo ai cristalli, che conta il maggiore incasso, diviso in circa 3000 negozi distribuiti in 170 paesi, e conta più di 29.000 dipendenti.

Cos’è la fontana nell’immagine?

Realizzata nel 1995 per i 100 anni dell’azienda, questa fontana è situata all’ingresso principale del Swarovski Crystal Worlds, il parco a tema dell’azienda, situato nel piccolo paese di Wattens, vicino Innsbruck, e denominato “la patria del Cristallo”.

Il museo si sviluppa in 7,5 ettari di terreno e rappresenta una delle attrazioni più rinomate del Tirolo.

Questa fontana di ingresso è chiamata “il Gigante dei Mondi” ed è un’enorme testa scintillante da cui sgorga una fontana.
Il suo ideatore ha immaginato il gigante come un personaggio stabilitosi a Wattens dopo un lungo viaggio, in cui aveva raccolto i tesori più preziosi del mondo, portati con sé per custodirli nella “Camera delle Meraviglie”. Oltre al creatore, in molti artisti diedero la loro interpretazione con dipinti, sculture e installazioni.

Il museo, dopo l’ingresso, è strutturato come un labirinto, per creare una vera e propria esperienza sensoriale per i visitatori.