Anello a forma di serpente: significato e origine della sua popolarità

Il serpente è protagonista della simbologia più affascinante per i suoi significati ambivalenti. L’arte orafa non ha mancato l’occasione per creare gioielli magnifici e sinuosi con questa singolare forma, entrata in voga durante l’era vittoriana.

La simbologia del serpente

Il serpente ha da sempre stimolato l’immaginario umano, entrando nella mitologia di vari popoli già a partire da epoche antichissime, basti pensare alla sua comparsa nel racconto biblico di Adamo ed Eva, dove simboleggia il demonio tentattore.

Talvolta collegato alla figura mitologica del drago, il serpente è un animale dal fascino particolare, poiché denotato da grazia, seduzione e mistero, accompagnati da tanti significati diversi e spesso ambivalenti come la vita e la morte, il bene ed il male.
L’integrazione degli opposti, infatti, è ciò che lo caratterizza maggiormente.

È considerato anche simbolo di longevità e vita nuova, data il duo rinnovo della pelle.
Per questa ragione, i gioielli a forma di serpente devono essere indossati da coloro che sono alla ricerca di rinnovamento.

Uroboros

La rappresentazione in forma circolare del serpente che si morde la coda, simboleggia il ciclo cosmico.
Questa figura è chiamata Uroboros, o Uroboro, ed è un simbolo molto antico che vede un serpente o un drago che si morde la coda, formando un cerchio senza inizio ne fine, immobile ma in eterno movimento.
Rappresenta simbolicamente l’energia universale che si consuma e rinnova di continuo, la natura ciclica che governa il mondo.

Chi ha indossato il primo gioiello a forma di serpente?

La nascita di questo trend è antichissima, risale addirittura all’età vittoriana.
La regina Vittoria scelse il suo anello di fidanzamento da ricevere dal futuro principe Alberto e lanciò questa moda.
L’anello della futura regina d’Inghilterra era un serpente d’oro che incorporava uno smeraldo. Vittoria era così legata a questo dono che si dice che fu sepolta, alla sua morte nel 1901, indossandolo.

È stata la prima figura pubblica che il popolo poteva vedere regolarmente grazie alla stampa e l’avvento dei media visivi come la fotografia, per questo questo dettaglio fu da subito emulato non solo in Inghilterra ma ben presto anche in Europa.

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