La storia degli orecchini

Sono entrati ormai a far parte della vita di tutti i giorni, accessorio immancabile per molte ragazze, ma anche per molti ragazzi. Curioso di sapere da dove sia nata questa usanza di indossare gli orecchini, i nostri accessori da lobo preferiti?

Antichità

Gli orecchini erano indossati nell’antichità come simbolo di ricchezza e si diffusero rapidamente nelle tribù di molteplici paesi. Il suo incommensurabile valore ha sempre risieduto nella bellezza di questo accessorio, ma venivano anche considerati come talismani, con fini propiziatori o semplicemente ornamentali.

Nacque in Egitto come ornamento principalmente maschile, formato da un disco con catenelle, di grande valore per indicare uno status sociale elevato.
Dall’ellenismo, poi, iniziarono ad attirare anche un pubblico più ampio e meno abbiente, sino a divenire ornamento anche per le tribù nomadi.
A partire dal Medioevo vediamo gli orecchini impreziosirsi di gemme incastonate o perle, e rivolgersi soprattutto femminile.

Nel corso del ‘500 gli orecchini erano portati da entrambi i sessi ma con accezioni differenti, ne è un esempio Shakespeare che indossava un orecchino nell’orecchio sinistro e si credeva che portato da entrambi gli amanti fosse simbolo d’amore.
In tempi più moderni era usato da marinai e pirati, convinti che forare i lobi avrebbe migliorato le capacità visive e quindi li avrebbe avvantaggiati in vedetta.

Nel 1900 divenne simbolo di ribellione, di rottura dei piccoli e grandi gruppi giovanili, come ad esempio i punk, arrivando ad essere un accessorio ricercato e quotidiano.

Usanze di alcuni paesi

In Africa gli orecchini sono vistosi e simili a dilatatori, simbolo di seduzione e femminilità, reputato al tempo stesso un amuleto di protezione per le giovani ragazze contro le insidie del male. Nel Mali, le madri infilano 18 orecchini nei lobi delle figlie prima del matrimonio, per allontanare la sfortuna.

In Islam, gli orecchini sono preferiti in argento per il loro significato propiziatorio del materiale.

In Italia, l’avversione per l’orecchino nacque principalmente nel corso del Medioevo, quando il potere della Chiesa era tale da poter interferire con il loro utilizzo poiché oggetti profani, perché rovinavano con i fori l’opera del creato. Vennero così proibiti ovunque, tranne in Sicilia, dove entrarono nei costumi tradizionali del territorio.

L’evoluzione di stile

Un tempo gli orecchini più amati erano quelli pendenti, oggi ancora usati per impreziosire i look eleganti, soprattutto nelle grandi occasioni. Col tempo, agli orecchini più vistosi si sono affiancati i punti luce e i modelli di piccole dimensioni, resi più adatti alla quotidianità.

Nel ‘700 venne introdotto il diamante come ornamento degli orecchini e si iniziò a concepire l’orecchino moderno con il design attuale. Nel 1800 fu molto amato e si differenziava a seconda della posizione in cui veniva portato.

Oggi è ormai un accessorio immancabile per completare i nostri outfit, a volte un po’ sottovalutato, ma da sempre apprezzato e bellissimo.

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