Le più grandi miniere d’oro del mondo

L’oro è un metallo prezioso non troppo difficile da trovare in natura. In tutto il mondo è possibile trovarne piccoli frammenti, ma sono poche le grandi miniere che estraggono questo elemento dalla terra.

Una delle più importanti miniere del mondo per produzione e dimensione è quella di Muruntau, in Uzbekistan. È entrata in attività nel 1967 ed è proprietà dell’azienda statale Navoi Mining and Metallurgical Combinat. Questo giacimento è stato scoperto nel 1958 e oggi si presenta come un’enorme cava a cielo aperto, lunga 3.35 km e profonda 560 metri. Nel 2014, l’impresa ha portato alla luce 80.000 kg del prezioso metallo e si stima che siano presenti ancora 5.000 tonnellate da estrarre.

Un’altra enorme miniera d’oro è l’Indonesiana Grasberg, che però è di proprietà dell’azienda americana Freeport-McMoRan. Grasberg è anche la terza cava al mondo per la produzione di rame. Attualmente si crede che questo giacimento si stia esaurendo, per questo si stanno facendo nuove esplorazioni nei dintorni. La riserva è stata aperta nel 1973 e offre lavoro a circa 20 mila persona, allo stesso tempo è però ritenuta dagli ambientalisti una delle imprese più inquinanti del pianeta.

Anche dall’altra parte del Pacifico esistono grandi miniere d’oro, una delle più produttive è quella della Repubblica Dominicana chiamata Pueblo Viejo. Una voragine profonda 300 metri e larga 2 km è stata aperta solo nel 2012, ma l’attività si è rapidamente fatta strada. Oltre che per l’oro, la miniera è molto famosa anche per la produzione dell’argento, anzi è proprio questo il metallo principale della zona. La miniera appartiene alla multinazionale canadese Barrik Gold Corporation, proprietaria di altre dodici riserve d’oro nel mondo. Si stima che la miniera possa contenere ancora 200 tonnellate d’oro e 3.700 tonnellate di argento.

In America latina sorge un’altra grande miniera, la miniera di Yanacocha, che si trova precisamente in Perù, a 3.500 m di altezza sulle Ande. Il giacimento è di proprietà della Newmont ed è il più grande del Sudamerica. Il picco di produzione venne raggiunto nel 2005 quando furono estratti 90.000 kg d’oro. La minierà è però fonte di inquinamento causato dall’utilizzo di mercurio e cianuro per l’estrazione del metallo.

Salendo verso Nord, l’altra importante miniera d’oro è la Carlin Trend, negli Stati Uniti. Anche questa è di proprietà della Newmont e nel 2014 ha estratto circa 30.000 kg del prezioso metallo giallo. Le estrazioni in questo giacimento del Nevada iniziarono nel 1965 e da allora si è posizionata tra le più grandi potenze nell’ambito dell’oro. La produzione di quest’impresa rappresenta l’80% di tutte le miniere d’oro americane.

L’oro è il materiale per eccellenza che da sempre affascina l’umanità e le dimensioni, sia fisiche che produttive, di questi grandi giacimenti non fa che confermarlo. Allo stesso tempo però queste enormi miniere stanno minacciando gli ecosistemi in cui sono nate provocando diversi problemi tra cui quello l’inquinamento e la distruzione di paesaggi naturali.