La painite, minerale da record per rarità

Molto meno celebre dei diamanti, ma assai più rara, la painite può essere annoverata tra le pietre più preziose sulla Terra. Addirittura, nel 2005, fa il suo ingresso nel libro dei Guinness dei primati, come il più raro minerale classificabile come pietra preziosa nel mondo.

Fu rinvenuta per la prima volta negli anni ’50 in Birmania dal mineralogista Arthur C.D Pain, che inizialmente la scambiò per uno zaffiro. Quando ci si accorse di essere davanti ad un minerale del tutto inedito e sconosciuto, questo fu chiamato painite dal nome del suo scopritore.

Per molti decenni la conoscenza di questo misterioso minerale borato rimase vaga. Nel corso del Novecento infatti ne furono rinvenuti pochissimi esemplari e nei primi anni 2000 erano state segnalate solo due gemme sfaccettate che ne erano state ricavate. La svolta arrivò nel 2005, con la scoperta di nuove località nell’area di Mogok, a Nord della Birmania, che permise il recupero di diverse migliaia di cristalli e frammenti. Tuttavia i cristalli interi sono pochi e, nonostante la recente scoperta della fonte originale delle pietre, la painite rappresenta ancora uno dei minerali più rari al mondo. Ancora maggiori sono la sua preziosità e assoluta rarità come gemma, un vero peccato, perché la sua luminosità e durezza la farebbero decisamente apprezzare in gioielleria.

Proprio perché ancora pressoché sconosciuta, il suo valore è esorbitante: circa 50-60.000 dollari al carato. È conosciuta invece la sua composizione fatta prevalentemente di: calcio, zirconio, boro, alluminio e ossigeno, oltre a tracce di cromo e vanadio. Al suo interno si trovano anche tracce di ferro, da cui dipende la sua tipica colorazione, che può variare dal rosso-arancione al marrone, ed è molto simile a quella del topazio.

È un minerale fortemente pleocroico, ovvero presenta diverse tonalità a seconda delle angolazioni da cui lo si guarda: un vero piacere per gli occhi!