Milano: Record d’asta per Fontana nei 50 anni di attività in Italia di Sotheby’s

Durante l’asta primaverile di arte moderna e contemporanea svoltasi il 18 e il 19 aprile a Palazzo Serbelloni, Sotheby’s ha festeggiato i suoi 50 anni di attività in Italia. E’ stato presentato un catalogo contenente 92 opere di artisti appartenenti ad ogni corrente del ‘900, portando gli esperti a prevedere un guadagno compreso tra i 9.390.000 e i 13.100.000 euro. Aspettative superate già nella prima giornata con un totale di 12.667.875 euro, per arrivare a chiudere con la seconda giornata un totale di 13,631,875 euro per entrambe le aste.

Protagonista indiscusso il maestro spazialista Lucio Fontana che, con i suoi 18 lotti in diversi materiali (tele, ceramiche, porcellane), ha determinato la maggior parte del fatturato dell’asta, attribuendosi prezzi il più delle volte sopra alle aspettative.

Il suo primo lotto prevedeva una terracotta venduta a 321 mila euro e stimata solo 130 mila; il lotto n.4 “Concetto Spaziale”, uno squarcio dorato realizzato nel suo periodo di sperimentazione in collaborazione con Osvaldo Borsani, battuto all’asta per 1.089.000 euro rispetto alla stima di 350.000-450.000. Stimato 1 milione ma poi venduto a 2.409.000Concetto Spaziale, Attese”, i quattro tagli su sfondo rosso-arancio che hanno registrato il record italiano per un’opera di Fontana.

E’ andata meno bene per i suoi Arlecchini provenienti dalla parete di una dimora milanese e, staccati con cura attraverso un lavoro molto delicato di una restauratrice, applicati su tela e battuti all’asta a solo 187.500 euro contro i 300.000-400.000 euro stimati.

Tra le opere vendute anche un record per l’architetto e designer, nonché amico di Lucio Fontana, Osvaldo Borsani. La sua specchiera in legno intagliato e dorato del 1946 è stata acquistata per 50.000 euro contro i 5.000-7.000 euro stimati. La mensola in legno dorato con piano in marmo che accompagna la specchiera, stimata anche 5.000-7.000 è stata battuta all’asta a 20.000 euro probabilmente allo stesso collezionista.

Piero Dorazio supera invece il record d’asta stabilito poche settimane prima da Christie’s, attribuendosi così un vero e proprio momento d’oro nel mercato. La sua tela “Un bel niente” del 1958, che partiva da una stima di 100-150.000 euro, è stata battura all’asta a 489 mila.

L’asta primaverile di arte moderna e contemporanea ha chiuso con un risultato oltre le stime e, nonostante alcuni lotti siano rimasti invenduti, Sotheby’s ha festeggiato nel modo migliore mezzo secolo di attività nel nostro Paese.